Una foto-cartolina in seppia (seconda parte)
A cura di Patricia Gutiérrez Pesce
La ricerca implacabile
Durante quell'anno e quelli successivi, accaddero una serie di eventi nella mia famiglia che ci "distrassero" dal tema delle origini del nonno e della famiglia in Italia. Fu nei primi anni del nuovo secolo che la curiosità tornò a crescere e iniziammo a voler sapere cosa fosse successo ai suoi numerosi fratelli e ai discendenti di questi prozii. Ma come potevamo trovare i discendenti dei suoi fratelli? Da dove cominciare? Il modo fu più semplice di quanto pensassimo: inviammo una lettera di presentazione a tutte le persone con il cognome Pesce presente nelle pagine bianche dell'elenco telefonico del paese di Bruno la quale, in quegli anni, era già disponibile su Internet. La lettera in italiano che abbiamo inviato per posta era la seguente:
Gentile Signore,
sono interessato a fare uno studio sulla storia della mia famiglia e ho trovato i cognomi dei miei nonni sulle pagine bianche attraverso Internet. Mio nonno si chiamava Paolo Pesce Landini ed è nato a Comune di Bruno nell'anno 1886, e i suoi genitori si chiamavano Bartolomeo Pesce e Ernestina Landini. Invece mia nonna si chiamava Guiseppina Pretti Caligaris, nata ad Andorno Micca nell'anno 1894, e i suoi genitori si chiamavano Felice Pretti e Maria Caligaris. I miei nonni sono vissuti in Argentina e Perù e non sono mai tornati in Italia. Abbiamo avuto poche notizie sulla famiglia di mio nonno perché è morto molto giovane quando mia mamma era ancora molto piccola. Vorrei sapere il nome delle sue sorelle/fratelli, ecc. Per favore, scrivetemi al seguente indirizzo di posta elettronica….
sono interessato a fare uno studio sulla storia della mia famiglia e ho trovato i cognomi dei miei nonni sulle pagine bianche attraverso Internet. Mio nonno si chiamava Paolo Pesce Landini ed è nato a Comune di Bruno nell'anno 1886, e i suoi genitori si chiamavano Bartolomeo Pesce e Ernestina Landini. Invece mia nonna si chiamava Guiseppina Pretti Caligaris, nata ad Andorno Micca nell'anno 1894, e i suoi genitori si chiamavano Felice Pretti e Maria Caligaris. I miei nonni sono vissuti in Argentina e Perù e non sono mai tornati in Italia. Abbiamo avuto poche notizie sulla famiglia di mio nonno perché è morto molto giovane quando mia mamma era ancora molto piccola. Vorrei sapere il nome delle sue sorelle/fratelli, ecc. Per favore, scrivetemi al seguente indirizzo di posta elettronica….
A questa lettera allegammo una fotocopia della cartolina fotografica in seppia, del matrimonio dei miei nonni, quella foto che mia madre teneva con tanta cura e che vedevamo sempre sul tavolino del salotto accanto ad altre foto di matrimonio della famiglia. Abbiamo pensato che fosse l'unica, ma in realtà non lo era. La foto sembrava indispensabile per facilitare il riconoscimento del nonno da parte dei suoi parenti poiché il nome e il cognome sono molto comuni in quella zona, ma non sono tutti parenti. Alcune settimane dopo abbiamo ricevuto solo una risposta via e-mail che diceva così:
Gentile Signore,
ho ricevuto la sua lettera riguardante alcune ricerche relative al suo albero genealogico. Attraverso alcune ricerche fatte in famiglia risulta che Paolo Pesce dovrebbe essere uno dei fratelli dei miei avi. Mi sono impegnato a fare alcune ricerche presso il comune di mia residenza (Bruno) ma ci vorrà parecchio tempo perché alcune notizie relative al periodo antecedente al 1886 sono custodite presso gli archivi parrocchiali. Mi ha fatto molto piacere avere sue notizie, in famiglia si parlava spesso dei discendenti dei Pesce.
Mi può dare alcune sue notizie? (fratelli e/o sorelle.)
Mi farebbe anche molto piacere conoscerla di persona e sarei disposto ad ospitarla in Italia.
ho ricevuto la sua lettera riguardante alcune ricerche relative al suo albero genealogico. Attraverso alcune ricerche fatte in famiglia risulta che Paolo Pesce dovrebbe essere uno dei fratelli dei miei avi. Mi sono impegnato a fare alcune ricerche presso il comune di mia residenza (Bruno) ma ci vorrà parecchio tempo perché alcune notizie relative al periodo antecedente al 1886 sono custodite presso gli archivi parrocchiali. Mi ha fatto molto piacere avere sue notizie, in famiglia si parlava spesso dei discendenti dei Pesce.
Mi può dare alcune sue notizie? (fratelli e/o sorelle.)
Mi farebbe anche molto piacere conoscerla di persona e sarei disposto ad ospitarla in Italia.
Potete immaginare la grande emozione che abbiamo provato quando abbiamo ricevuto la lettera. Avevamo trovato "l'anello mancante" che collegava la nostra famiglia in Perù con quella di mio nonno Paolo in Italia. Non potevo più aspettare: ho risposto immediatamente alla lettera e ci siamo scambiati altri messaggi e-mail, foto di famiglia, indirizzi e numeri di telefono. Ho organizzato un viaggio con la mia famiglia e siamo partiti la mattina presto del 5 maggio 2006 verso il Piemonte con la nostra vecchia Fiat Punto color blu. Nonostante io sia vissuta così tanti anni in Italia, non avevo avuto l'opportunità di conoscere il nord dell’Italia e questa occasione si presentava come un evento davvero speciale: quasi un secolo dopo che mio nonno lasciò la sua terra, stavo per andare a conoscerla.
Dopo un lungo viaggio che è durato più di 6 ore siamo arrivati all'uscita del casello in cui Claudio, il figlio più piccolo di Elio, ci stava aspettando. Elio sarebbe il cugino di secondo grado di mia madre perché suo padre Carlo era il cugino di mio nonno Paolo, molti anni più giovane di lui. Ci ha indirizzato verso la sua casa ai piedi del paese di Bruno. Vivono tuttora nella cascina che il nonno Francesco acquistò dopo essere tornato dall'Argentina nel 1908. Negli anni vissuti in Argentina con sua moglie Rosa e i suoi figli, lavorò duramente e fece fortuna. Decisero di tornare nel paese di origine per ricominciare l'attività agricola e acquistarono la fattoria chiamata Cascina Battaglia. È a conduzione familiare specializzata nell'allevamento di vacche da carne Piemontesi, hanno anche orti di frutta e verdura, un pollaio, conigli e alveari per il consumo personale ed è circondata da vigneti che producono gli ineguagliabili vini Nebbiolo, Moscato, Freisa e Barbera, tutti di Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).
Il Nebbiolo è un vino rosso di altissima qualità che in alcune zone dà origine al famoso Barolo. Il suo nome deriva dalla nebbia perché gli acini d'uva sono ricoperti da un velo biancastro e perché viene raccolta durante le nebbiose mattine autunnali. Il Moscato di cui i miei cugini sono specialisti è un vino bianco frizzante dolce fruttato che lo rende uno dei più consumati in Italia. Il vitigno Freisa, che produce il vino che porta lo stesso nome, viene coltivato solo in Piemonte e in Argentina perché fu portato dagli emigranti piemontesi alla fine dell'800. È uno spumante dolce di altissima qualità. Il vino Barbera è prodotto con il vitigno Barbera ed è il terzo più coltivato in Italia dopo Sangiovese e Montepulciano. Ha un colore rosso intenso con pochi tannini, alti livelli di acidità e aroma di frutta fresca. Si ritiene che la varietà Barbera sia nata nel XIII secolo proprio nelle colline del Monferrato, nel centro del Piemonte. Il vino più conosciuto è il Barbera d'Asti. La vendemmia del Barbera viene effettuata alla fine di settembre o all'inizio di ottobre, è un'attività sacra e tradizionale di tutta la famiglia Pesce durante la quale lavorano affiatatissimi in questo meraviglioso evento che rafforza i legami familiari di cui sono molto orgogliosi. L'anno scorso hanno prodotto due stupendi vini Barbera, uno dei quali hanno chiamato "Carlito" in onore al padre di Elio e Francesco.
Un incontro emozionante
La nostra famiglia ci aspettava nel cortile di fronte a casa e ci ha accolto a braccia aperte. È difficile spiegare esattamente la sensazione che ho provato quando ho visto i parenti che per così tanti anni erano una incognita per tutti e che per un momento abbiamo pensato di non trovar mai più. Ma ti assicuro che il sentimento era di pura familiarità e affinità: ho riconosciuto qualcosa nello sguardo della mia famiglia, sembra banale dirlo, ma era come se ci fossimo sempre conosciuti. Ricordo chiaramente che mio cugino Elio mi fissò negli occhi e disse sorridendo dolcemente: Ci siamo riconosciuti, neh?
C’era mio cugino Francesco, il fratello di Elio, il quale assomiglia molto a mio zio René; sua moglie Clara, donna adorabile, super sincera, spontanea e sempre allegra; Elio, cugino di secondo grado di mia madre, dall'aspetto dolce e profondo, instancabile lavoratore e con un cuore enorme (come tutti i Pesce); Carla, moglie di Elio, una donna perspicace e intelligente, forte come una roccia e laboriosa come poche; Gabriella, la prima figlia, molto simile a Elio, intelligente, meticolosa e dolce, con uno sguardo profondo e attento, sempre disponibile ad aiutare; Claudio, il fratello di Gabriella, allegro e laborioso, sempre sorridente con i suoi grandi occhi blu e molto affettuoso. Nei giorni seguenti abbiamo avuto il piacere di incontrare anche Pierpaolo e sua moglie che vivono a Genova e sono venuti appositamente per incontrarci. Pierpaolo è il figlio di una sorella di Carlo, il che significa che è un cugino di Elio e Francesco.
C’era mio cugino Francesco, il fratello di Elio, il quale assomiglia molto a mio zio René; sua moglie Clara, donna adorabile, super sincera, spontanea e sempre allegra; Elio, cugino di secondo grado di mia madre, dall'aspetto dolce e profondo, instancabile lavoratore e con un cuore enorme (come tutti i Pesce); Carla, moglie di Elio, una donna perspicace e intelligente, forte come una roccia e laboriosa come poche; Gabriella, la prima figlia, molto simile a Elio, intelligente, meticolosa e dolce, con uno sguardo profondo e attento, sempre disponibile ad aiutare; Claudio, il fratello di Gabriella, allegro e laborioso, sempre sorridente con i suoi grandi occhi blu e molto affettuoso. Nei giorni seguenti abbiamo avuto il piacere di incontrare anche Pierpaolo e sua moglie che vivono a Genova e sono venuti appositamente per incontrarci. Pierpaolo è il figlio di una sorella di Carlo, il che significa che è un cugino di Elio e Francesco.
Ci hanno ospitato nella loro casa dove abbiamo trascorso tre giorni indimenticabili con intense emozioni. Quella sera avevano preparato un'ottima cena con piatti realizzati con i prodotti fatti da loro stessi. Mentre stavamo assaggiando l'antipasto con ottimi vini rossi e salsicce della casa, Claudio si è allontanato dalla sala da pranzo per alcuni istanti ed è tornato con un piccolo forziere in mano. Mi guardò sorridendo con un'espressione emozionata e lo aprì prendendo la foto-cartolina del matrimonio dei miei nonni. Una foto identica a quella che mia madre aveva sul tavolino del salotto! La mia sorpresa e lo stupore furono così grandi che ci furono alcuni secondi di silenzio in cui non potei articolare nessuna parola finché la voce mi apparve e dissi: ma ... è la stessa foto di mia madre! Non ci potevo credere ...
L'ho presa per guardarla attentamente e quando l'ho girata ho visto una breve frase quasi illeggibile scritta in piemontese da mio nonno: Tant salut tu fratello, e firmata: Paolo e mia moglie Giuseppina. L'aveva mandata dopo il suo matrimonio nel 1920 al suo caro cugino Carlo. È stato grazie a questa foto che la nostra famiglia di Bruno ha potuto verificare che era quel caro cugino Paolo Pesce da quale non avevano mai più saputo niente... ma ora ero lì per raccontare loro tutto ciò che sapevo e anche per sapere di più su mio nonno...